martedì 3 novembre 2009

Manifesto del Partito d'Azione

Il Partito d’Azione è il movimento di tutti quei lavoratori che credono superati gli schemi tradizionali dei vecchi partiti politici del secolo scorso anche per la tragica esperienza dell’ultimo ventennio di oppressione fascista e che si trovano concordi su di un programma che concili la libertà e le esigenze della personalità una man con un socialismo progressivo, e che pertanto:

VUOLE LA LIBERTA’ garantita nelle sue espressioni fondamentali – libertà di coscienza, di culto, di pensiero, di stampa, di critica, di riunione, di associazione – perché solo la libertà può educare i popoli, dare dignità alle persone, selezionare i valori.

VUOLE UN NUOVO STATO DEMOCRATICO E REPUBBLICANO, non soltanto perché giudica la monarchia corresponsabile con il fascismo della rovina del paese, ma perché ritiene che la forma repubblicana sia la forma naturale della democrazia, e cioè del governo fondato sul popolo.

VUOLE CHE GLI ENTI LOCALI – Comuni, Provincie e Regioni – possano amministrarsi con indipendenza dalle Amministrazione centrali dello Stato, secondo i bisogni e gli interessi del luogo;

che tutti gli amministratori degli interessi collettivi siano scelti per elezione;

che gli impiegati siano pochi, buoni e ben pagati;

e questo sia per evitare i troppo noti inconvenienti di un sistema amministrativo centralizzatore e macchinoso come quello che si era costruito in Italia, facendo capo Roma, con il fascismo; sia per romperla una buona volta, con una burocrazia troppo numerosa, vagante per l’Italia, legata a stipendi di fame, svogliata e corrompibile.

VUOLE L’ATTUAZIONE DI UN LARGO PROGRAMMA DI RIFORME SOCIALI che dia a tutti i lavoratori del braccio e della mente la piena dignità del loro lavoro, riscattandolo da ogni prepotere capitalistico con la effettiva socializzazione di tutti i grandi complessi industriali, agrari, commerciali e finanziari;

che nel campo dell’agricoltura, socializzate in varie forme la grande e la media proprietà, la piccola proprietà coltivatrice sia favorita, in modo che sempre più vaste masse di lavoratori possano conquistare individualmente o in cooperativa il godimento diretto ed integrale della terra che lavorano;

che nel campo dell’industria, gli operai, gli impiegati e i tecnici non soltanto possano partecipare agli utili dell’impresa ma, attraverso i Consigli di Fabbrica, possano partecipare attivamente alla vita dell’azienda educandosi ai problemi della produzione;

che nel campo del commercio, liberato dai vincoli soffocanti della polizia economica, siano eliminate tutte le forme di favoreggiamento e privilegio.

VUOLE LA SCUOLA accessibile, nei gradi più alti, soltanto a coloro che dimostrino di avere le necessarie capacità intellettuali, indipendentemente dalla loro condizione economica.

VUOLE UNA POLITICA INTERNAZIONALE basata sui principi tramandatici dagli uomini del nostro Risorgimento che combatterono per l’indipendenza dell’Italia, per la libertà dei popoli oppressi: indipendenza delle nazioni, fratellanza fra i popoli e costituzione di una federazione europea.

Per l’attuazione di questo programma il Partito d’Azione chiama a raccolta tutti i lavoratori del braccio e della mente al fine di creare un grande PARTITO DEL LAVORO il quale agisca sotto l’insegna:
GIUSTIZIA E LIBERTA’

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